Negli ultimi decenni, la vita quotidiana delle persone è stata trasformata dal rapido sviluppo delle tecnologie ICT. In particolare, la diffusione di prodotti intelligenti e la possibilità di collegare insieme i dispositivi IoT hanno cambiato gli ambienti di vita. Inoltre, l’invecchiamento della popolazione, un processo in corso da tempo a livello globale, influenzerà sempre più il numero di persone con disabilità mentali e fisiche, nonché varie malattie croniche legate all’età. I progressi nell’interazione uomo-macchina (HMI) hanno il potenziale per supportare la vita quotidiana delle persone, con o senza disabilità, proponendo sistemi interattivi in grado di gestire le proprie conoscenze sull’utente (cioè, chi sta usando il sistema) e sull’ambiente (cioè, il contesto in cui avviene l’interazione utente-sistema) al fine di adeguare il contenuto informativo, le funzioni e le modalità di interazione in base ai diversi utenti e al contesto di utilizzo. A tal proposito, un metodo che porta alla costruzione di una singola istanza nella progettazione delle interfacce è inappropriato in quanto non può accogliere le differenze derivanti dalle esigenze dei singoli utenti. Pertanto, si rende necessario un processo sistematico (flusso) che include procedure alternative di decision-making sulla base di queste differenze. Per raggiungere questo obiettivo, la ricerca mira a sviluppare nuovi metodi per supportare la progettazione di nuovi sistemi adattivi o per rendere un sistema esistente adattivo. I principali aspetti innovativi sono:
Laboratorio di Usabilità e Interaction Design